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Autofatture/Integrazioni: dal 2021 nuovi tipi documento

Il 20 aprile 2020 l’Agenzia delle Entrate è intervenuta con un provvedimento per aggiornare le specifiche tecniche della fatturazione elettronica obbligatorie dal 1° gennaio 2021. Sono stati previsti nuovi tipi documento a fronte di autofatture/integrazioni come TD16, TD17, TD18, TD19 e TD21.

La nuova versione 1.6.2 delle specifiche tecniche sostituisce la precedente versione 1.6, (approvata con provvedimento n. 166579 del 20 aprile 2020) e dal 1° gennaio 2021 è diventata obbligatoria. Le novità riguardando nuovi schemi e nuovi controlli, per rendere più puntuali le codifiche “Tipo Documento” e “Natura”.

È opportuno evidenziare che le novità introdotte consistono nell’obbligo di fornire un grado maggiore di dettaglio nella compilazione della e-fattura, fornendo una serie di informazioni che saranno utili all’Amministrazione finanziaria sia per l’effettuazione di verifiche, sia ai fini della predisposizione delle dichiarazioni IVA precompilate.

Fino al 31 dicembre 2020 il codice relativo al tipo documento TD20 poteva essere utilizzato sia per emettere l’autofattura, nel caso di mancata emissione da parte del cedente/prestatore, sia per emettere autofattura per l’acquisto di servizi da soggetti extra UE e per assolvere al reverse charge “interno” ed “esterno”.

Dal 1° gennaio 2021, per il reverse charge “interno” è obbligatorio indicare nel campo “Tipo documento”:

  • il codice TD16 per l’assolvimento di quello interno;
  • il codice TD17 nelle ipotesi di acquisti di servizi da soggetti UE ed extra-UE;
  • il codice TD18 nel caso di acquisti di beni da fornitori UE.

Inoltre, oltre a questi nuovi tre tipi documenti sono stati inseriti anche:

  • TD19: Integrazione/autofattura per acquisto di beni ex art.17 c.2 DPR 633/72
  • TD21: Autofattura per splafonamento
  • TD22: Estrazione beni da Deposito IVA
  • TD23: Estrazione beni da Deposito IVA con versamento dell’IVA

Il vecchio codice TD20 dovrà essere utilizzato solo per Autofattura per regolarizzazione e integrazione delle fatture (art.6 c.8 d.lgs. 471/97 o art.46 c.5 D.L. 331/93).

Ora in dettaglio vediamo come effettuare le prime tre nuove tipologie di documento in caso di reverse charge “interno”. Le successive saranno oggetto della prossima newsletter.

TD16: integrazione fattura reverse charge interno (art.17 del d.P.R. n. 633/72)

Descrizione Operazione

Da utilizzare per operazioni interne effettuate in regime di inversione contabile, ai sensi dell’articolo 17 del d.P.R. n. 633/72;

Il Cedente/Prestatore (C/P) ha emesso una fattura elettronica (ad esempio TD01 o TD02 o TD24) con uno dei sottocodici di N6, la quale deve essere integrata dal Cessionario/Committente (C/C), indicando aliquota e imposta dovuta.

Per integrare la fattura ricevuta (la quale è normale fattura elettronica), nell’ipotesi di reverse charge interno, il C/C può effettuare attraverso lo SDI l’integrazione della fattura usando il tipo documento TD16, che sarà recapitato solo a sé stesso senza dover integrare manualmente la fattura ricevuta.

Compilazione Documento

Per effettuare la nuova tipologia cliccare su nuovo e poi su Autofattura/Integrazione.

Autofatture/Integrazioni: dal 2021 nuovi tipi documento - Nuovo autofatture/integrazione

All’interno si dovrà indicare:

  • su sezione cliente, il cedente/prestatore che ha emesso la fattura;
    In automatico, il software alla creazione del xml, invertirà i dati tra cedente e cessionario così che nell’integrazione che si sta creando, nel C/P, troveremo i dati del soggetto che ha emesso la fattura in origine e in C/C i dati della ditta che sta emettendo l’integrazione;
  • nel campo 2.1.1.3 della sezione “Dati Generali” del file della fattura elettronica deve essere riportata la data di ricezione della fattura in reverse charge o comunque una data ricadente nel mese di ricezione della fattura emessa dal fornitore;
  • nel campo 2.1.1.4 : consigliabile adoperare una numerazione progressiva ad hoc;
  • l’imponibile presente nella fattura inviata dal C/P e la relativa imposta calcolata dal C/C (in caso di aliquote diversificate, compilare il documento con i singoli imponibili e le singole imposte). Con doppio click nel campo Cod.Iva è possibile ricercare le aliquote iva collegate al TipoDocumentoFE “TD16”;

Esempio di aliquota da utilizzare: 22C – Al.22% Rev.Ch.Edil. (art.17,c.6,lett.a), 22R – Aliquota 22% Rev.Ch.Art.74 c.7 e 8, 22CA – Al.22%Rev.Ch.Fab.str.art.17,c.6,l.a-bis) e così via (NB: le aliquote in reverse charge sono diverse e quello che cambia è la descrizione del riferimento normativo che sarà riportato nell’xml della fattura elettronica)

Autofatture/Integrazioni: dal 2021 nuovi tipi documento - Tipo documento FE

  • nel campo 2.1.6 l’IdSdi attribuito dal Sistema di interscambio, della fattura di riferimento. Per chi gestisce il flusso di ricezione delle fatture elettroniche con GBsoftware, l’IdSdi è visibile in Console Fatturazione, cliccando nel pulsante di “Dettaglio” della fattura ricevuta in reverse charge, nel capo IdSdi.

Autofatture/Integrazioni: dal 2021 nuovi tipi documento - Campo IdSdi

Creazione xml FE

Al crea xml, se sono state utilizzate delle causali iva con il raccordo del tipo documento TD16, in automatico, nella maschera che si apre sarà selezionato e si potrà subito precedere alla creazione del file. Se non indicato, l’utente comunque potrà selezionarlo.

Autofatture/Integrazioni: dal 2021 nuovi tipi documento - Raccordo tipo documento TD16

Se non fosse stata compilata la sezione “Documenti correlati”, al click su conferma, il software tramite messaggio avvisa che si sta procedendo alla creazione di un documento d’integrazione/autofattura e non è stata compilata la sezione “Documenti correlati” con gli estremi (numero e data) del documento originario cui si fa riferimento.

Autofatture/Integrazioni: dal 2021 nuovi tipi documento - Sezione Documenti correlati non compilata

Se si procede il file xml sarà creato senza tali dati richiesti dall’agenzia dell’entrate, se si clicca No sarà possibile inserirli per poi creare l’xml.

TD17: Integrazione/autofattura per acquisto servizi dall’estero

Descrizione Operazione

Da utilizzare quando il C/C, ai sensi dell’articolo 17, secondo comma, del d.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633, integra il documento ricevuto da C/P estero (anche residente nella Repubblica di San Marino o nello Stato della Città del Vaticano) per prestazioni di servizi (nel caso di servizi intracomunitari) o emettere un’autofattura (nel caso di servizi extra-comunitari) per indicare l’imposta dovuta che dovrà poi confluire nella propria liquidazione;

Compilazione Documento

Per effettuare la nuova tipologia cliccare su nuovo e poi su Autofattura/Integrazione.

Autofatture/Integrazioni: dal 2021 nuovi tipi documento - Nuovo autofattura/integrazione

All’interno si dovrà indicare:

  • su sezione cliente, il C/P estero che ha emesso la fattura con l’indicazione del paese di residenza dello stesso e il codice destinatario della C/C;

In automatico, il software alla creazione del xml, invertirà i dati tra cedente e cessionario così che nell’integrazione/autofattura che si sta creando, nel C/P, troveremo i dati di chi ha emesso la fattura in origine e in C/C i dati della ditta che sta emettendo l’integrazione.

  • nel campo 2.1.1.3 della sezione “Dati Generali” del file della fattura elettronica deve essere riportata:
    1. la data di ricezione (o comunque una data ricadente nel mese di ricezione della fattura emessa dal fornitore estero), nel caso di emissione del documento integrativo relativo all’acquisto di servizi intracomunitari;

oppure

      1. la data di effettuazione dell’operazione, nel caso di emissione dell’autofattura relativa all’acquisto di servizi extra-comunitari o acquisti di servizi da prestatore residente nella Repubblica di San Marino o nello Stato della Città del Vaticano;
      • nel campo 2.1.1.4 : consigliabile adoperare una numerazione progressiva ad hoc;
      • l’imponibile presente nella fattura inviata dal C/P e la relativa imposta calcolata dal C/C o della Natura nel caso non si tratti di un’operazione imponibile (ad esempio, codice N3.4 nel caso di non imponibilità e codice N4 nel caso di esenzione). Con doppio click nel campo Cod.Iva è possibile ricercare le aliquote iva collegate al TipoDocumentoFE “TD17”;

Autofatture/Integrazioni: dal 2021 nuovi tipi documento - Tipo documento FE TD17

Esempio di aliquota da utilizzare: O22S – 22% Importaz.Servizi Extra CEE, 22V – 22% Acq.Città Vaticano, P22S – 22% Acq.intracomunitari di servizi, R22 – 22% Rep.S.Marino S.Add.Iva

      • nel campo 2.1.6 l’IdSdi attribuito dal Sistema di interscambio, della fattura di riferimento. Per chi gestisce il flusso di ricezione delle fatture elettroniche con GBsoftware, l’IdSdi è visibile in Console Fatturazione, cliccando nel pulsante di “Dettaglio” della fattura ricevuta nel capo IdSdi.

Creazione xml FE

Al crea xml, se sono state utilizzate delle causali iva con il raccordo del tipo documento TD17 (acquisti di servizi), in automatico, nella maschera che si apre sarà selezionato e potrà essere modificato solo con il tipo documento TD19 in caso di acquisto di beni.

Autofatture/Integrazioni: dal 2021 nuovi tipi documento - Definizione tipologia documento da emettere

Se non fosse stata compilata la sezione “Documenti correlati”, al crea xml avviene lo stesso controllo del tipo documento “TD16”.

TD18: Integrazione per acquisto di beni intracomunitari

Descrizione Operazione

Da utilizzare quando il C/C residente o stabilito nel territorio nazionale, ai sensi dell’articolo 46 del D.L. n. 331 del 1993, integra il documento ricevuto da C/P residente in altro paese UE il quale emette fattura per la vendita di beni indicando l’imponibile ma non la relativa imposta.

L’operazione vista dal lato dell’emittente, è non imponibile nel Paese di residenza, mentre è imponibile in Italia e l’imposta è assolta dal cessionario che dovrà poi confluire nella propria liquidazione;

Il codice TD18 deve essere utilizzato anche per gli acquisti intracomunitari con introduzione dei beni in un deposito IVA.

Compilazione Documento

Per effettuare la nuova tipologia cliccare su nuovo e poi su Autofattura/Integrazione.

Autofatture/Integrazioni: dal 2021 nuovi tipi documento - Nuovo autofattura/integrazione

All’interno si dovrà indicare:

      • su sezione cliente, il C/P estero che ha emesso la fattura con l’indicazione del paese di residenza dello stesso e il codice destinatario della C/C;

In automatico, il software alla creazione del xml, invertirà i dati tra cedente e cessionario così che nell’integrazione che si sta creando, nel C/P, troveremo i dati del soggetto che ha emesso la fattura in origine e in C/C i dati della ditta che sta emettendo l’integrazione.

      • nel campo 2.1.1.3 della sezione “Dati Generali” del file della fattura elettronica deve essere riportata la data di ricezione (o comunque una data ricadente nel mese di ricezione della fattura emessa dal fornitore estero);
      • nel campo 2.1.1.4 : consigliabile adoperare una numerazione progressiva ad hoc;
      • l’imponibile presente nella fattura inviata dal C/P e della relativa imposta calcolata dal C/C o della Natura nel caso non si tratti di un’operazione imponibile (ad esempio per gli acquisti non imponibili con uso del Plafond occorre indicare N3.5; nel caso di introduzione di beni in un deposito IVA a seguito di acquisto intracomunitario occorre indicare la Natura N3.6; nel caso di acquisti esenti occorre indicare la Natura N4); Con doppio click nel campo Cod.Iva è possibile ricercare le aliquote iva collegate al TipoDocumentoFE “TD18”;

Esempio di aliquota da utilizzare: P22 – 22% Acq.intracomunitari di beni

Autofatture/Integrazioni: dal 2021 nuovi tipi documento - Tipo documento FE TD18

      • nel campo 2.1.6 l’IdSdi attribuito dal Sistema di interscambio, della fattura di riferimento. Per chi gestisce il flusso di ricezione delle fatture elettroniche con GBsoftware, l’IdSdi è visibile in Console Fatturazione, cliccando nel pulsante di “Dettaglio” della fattura ricevuta nel capo IdSdi.

Creazione xml FE

Al crea xml, se sono state utilizzate delle causali iva con il raccordo del tipo documento TD18, in automatico, nella maschera che si apre sarà selezionato e si potrà subito precedere alla creazione del file. Se non indicato, l’utente comunque potrà selezionarlo.

Autofatture/Integrazioni: dal 2021 nuovi tipi documento - Definizione tipologia documento da emettere

Se non fosse stata compilata la sezione “Documenti correlati”, al crea xml avviene lo stesso controllo del tipo documento “TD16”.

Per ulteriori chiarimenti consultare la guida online.

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